Tricologia

Trattamenti iniettivi nel trattamento delle malattie del cuoio capelluto
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In alcuni casi di patologie tricologiche può essere necessario integrare la terapia con trattamenti iniettivi, mirati a migliorare la salute del cuoio capelluto e sostenere la ricrescita dei capelli.
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Questi trattamenti hanno obiettivi differenti a seconda del quadro clinico.
Ad esempio, nell’alopecia androgenetica, la malattia provoca un progressivo assottigliamento e diradamento dei capelli, accompagnato da un deterioramento del "terreno" cutaneo, che diventa povero e meno reattivo. In questi casi è fondamentale ripristinare un ambiente favorevole alla crescita, attraverso infiltrazioni mirate.
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Le sostanze che possono essere iniettate variano in base alle esigenze del paziente e includono:
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acido ialuronico, componente fondamentale della cute
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vitamine e oligoelementi, utili per nutrire e rivitalizzare i tessuti
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fattori di crescita
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anidride carbonica (carbossiterapia), che migliora la vascolarizzazione
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polinucleotidi, sostanze che stimolano la produzione endogena di acido ialuronico e di altre strutture fondamentali del cuoio capelluto
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in alcuni casi, farmaci veri e propri possono essere somministrati per via iniettiva, come la dutasteride
La scelta delle componenti da iniettare non è casuale, ma personalizzata in base alla diagnosi e alla fase clinica.
Spesso, le sole terapie farmacologiche non sono sufficienti: se il terreno cutaneo non è adeguatamente preparato, i farmaci possono risultare poco efficaci o addirittura peggiorare la situazione.
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Nelle fasi iniziali dell’alopecia androgenetica, la somministrazione di queste sostanze potrebbe risultare meno utile, poiché la presenza di numerosi capelli indigeni indica che il cuoio capelluto è ancora in buone condizioni.
Al contrario, nelle fasi più avanzate della malattia — oppure in preparazione a un trapianto di capelli — questo tipo di trattamento diventa fondamentale per rigenerare il terreno cutaneo e ottimizzare i risultati terapeutici.
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Terapie iniettive tricologiche